Romeo Tascapane e Biba, dicono i grandi, sono parenti alla lontana da parte della mamma. Infatti la mamma di Romeo di cognome fa Bibato come la piccola Giulietta che tutti a scuola chiamano Biba.
Romeo pensa che però non si assomigliano per niente: la mamma è brava ma continua a parlare, gli dice cosa fare, gli dice troppe cose insieme a volte un po’ difficili. Biba invece... è silenziosa lei e se dice una cosa, anche piccolina, sottovoce, girata di là, lui la capisce subito.
É Lunedì. Mentre si incamminano per Vicolo Chiuso Scuola, la strada strettina tra le case che arriva a sorpresa alla scuola, comincia a piovere: “Piove!”, dice Biba.
Romeo pensa che ha proprio ragione. Di certo non vorrà bagnarsi i riccioloni e il vestitino: serve una soluzione! Chi meglio di SuperTasky sa cosa fare?! E a cosa serve tanto di mantello da SuperEroe?!
A volare no... che vertigini! E allora?! Ecco sì! Lo userà come un ombrello per proteggerla dalle gocce! Mi sa che riesce perfino a coprire tutti e due! Forse gli zainetti spunteranno un po’ fuori però... anche un SuperEroe insomma ha i suoi limiti.
Aspetta ma... “Cavolini!” Che pioggia dispettosa! Ha già smesso: a volte basta un SuperPensiero!
Tornato a casa, Romeo corre a raccontare a Crostino come oggi SuperTasky avrebbe salvato Biba... ma il gatto sembrava di cattivo umore perchè le crocchette, rammollite, galleggiavano nella ciotola.